SCATTI DAL PASSATO: TESTIMONANZE PREISTORICHE DAL PARCO PALEOLITICO DI NOTARCHIRICO-VENOSA, VULTURE, BASILICATA
Il sito di Notarchirico, risalente al Paleolitico Inferiore, rappresenta uno dei più importanti areali di interesse preistorico in Europa. L’area racchiude una sequenza stratigrafica costituita da 9 livelli, ognuno dei quali ha restituito resti archeologici e paleontologici risalenti al Pleistocene Medio: periodo in cui il territorio è caratterizzato dalla presenza di un bacino lacustre ed è interessato da un’intensa attività vulcanica del Vulture. I bifacciali rinvenuti a Notarchirico costituiscono le più antiche testimonianze Acheuleane note in Europa occidentale. La datazione dei livelli vulcanici ha permesso di retrodatare le scoperte a 670.000-695.000 anni fa. La paleosuperficie Alfa, che si colloca all’inizio della stratigrafia, è quella più ricca di documentazione. Sono stati rinvenuti manufatti in selce, calcare e quarzite e reperti ossei, oltre a un frammento di femore umano di Homo Heidelbergensis, che rappresenta la più antica attestazione umana in Italia. In un avvallamento del livello B sono stati ritrovati ancora in connessione anatomica il cranio e le zanne di un Palaeoloxodon (Elephas) antiquus.
Questa evento assegna al professionista non solo un ruolo di rappresentanza di una professione, ma anche un ruolo sociale divulgativo, contribuendo alla conoscenza e valorizzazione del territorio attraverso un confronto diretto con il mondo accademico, con gli studenti, con la Pubblica Amministrazione e con tutti gli operatori di settore.
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