La Settimana del Pianeta Terra secondo alcuni organizzatori dei Geoeventi
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Perchè partecipate alla Settimana del Pianeta Terra?
La partecipazione alla Settimana del Pianeta Terra rappresenta per tutti gli addetti ai lavori e non solo, un punto di riferimento, un appuntamento annuale che qui in Basilicata scuole, amministrazioni, associazioni ed operatori di settore aspettano. Nel corso degli anni e fin dalle prime edizioni l’evento ha svelato la propria potenzialità contribuendo sensibilmente alla divulgazione della cultura geologica dimostrando la capacità di innescare effetti, anche rilevanti, sul tessuto sociale locale.
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Qual è il valore della manifestazione che condividete?
Il valore della manifestazione è rappresentato dalla voglia e dall’ambizione di contribuire ad un vero e proprio cambiamento culturale rappresentato da una maggiore consapevolezza dei rischi naturali, da un maggiore rispetto per l’ambiente che ci circonda, dalla valorizzazione dei nostri geositi che costituiscono la chiave di lettura per l’interpretazione dell’evoluzione del territorio.
L’obiettivo in sintesi è quello di promuovere un turismo culturale, sensibile ai valori ambientali, mettendo in risalto anche quelle risorse geologiche naturali che spesso, senza saperlo, abbiamo la fortuna di avere proprio a due passi da casa. -
Qual è il ritorno/l’utilità per il pubblico?
È facile toccare con mano il ritorno sul territorio, quando si arriva ad essere fermati per strada dai ragazzi delle scuole, dai professionisti e così via e ti vengono chiesti dettagli sulle prossime iniziative vuol dire che si è sulla strada giusta, vuol dire che l’investimento inizia a dare i suoi frutti, ripagando tutti noi del lavoro svolto.
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A quante edizioni avete partecipato?
Partecipiamo fin dalle prime edizioni.
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Un’anticipazione del geoevento proposto per l’edizione 2023?
Nella XI Edizione della Settimana del Pianeta Terra è nostra intenzione proporre una delle principali infrastrutture romane: l’antica Via Herculea tra geologia, paesaggi e tipicità del territorio. L’itinerario si sviluppa lungo un corridoio naturale caratterizzato da riserve naturali dove il Vulture ne rappresenta un’area di raccordo e di continuità ambientale tra il Cilento e la Val d’Agri. Nel suo lungo percorso, la via Herculea attraversa le principali strutture geologiche dell’Appennino Campano-Lucano. Non solo vette montuose ma anche colline, corsi d’acqua, vallate e borghi. L’itinerario di questa antica infrastruttura romana esprime a tutto tondo l’eterogeneità dei paesaggi e la ricchezza naturalistica del territorio.
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Perchè partecipate alla Settimana del Pianeta Terra?
La partecipazione dell’I.C. “Giardini” ai Geoeventi promossi nell’ambito delle attività inerenti “La Settimana del Pianeta Terra” è ormai prassi consolidata, in quanto lo studio e la valorizzazione del patrimonio artistico, naturale e culturale del territorio costituiscono parte integrante del Curricolo d’Istituto.
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Qual è il valore della manifestazione che condividete?
La conoscenza delle bellezze artistiche di cui è dotato il territorio vestino è di fondamentale importanza per la crescita umana e culturale di ogni alunno, chiamato ad esserne custode e, contemporaneamente, creatore di nuove forme di tutela e nuove creazioni.
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Qual è il ritorno/l’utilità per il pubblico?
Le esperienze svolte negli anni passati hanno, inoltre, dato agli alunni la possibilità di esercitarsi in quelle competenze a cui saranno chiamati come costruttori del proprio vissuto sociale e relazionale.
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A quante edizioni avete partecipato?
Partecipiamo fin dalle prime edizioni.
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Un’anticipazione del geoevento proposto per l’edizione 2023?
Anche per il prossimo anno scolastico 2023-2024, l’I.C. “Giardini” parteciperà con un nuovo percorso di studio ma non sappiamo ancora di preciso quale sarà il titolo, stiamo valutando proprio in questi giorni l'ambito, essendo tanti anni che partecipiamo, cerchiamo ogni anno qualche aspetto particolare da mettere in risalto e per il quale stimolare i ragazzi alla conoscenza e alla tutela e salvaguardia.
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Perchè partecipate alla Settimana del Pianeta Terra?
Da quando sono venuta al corrente dell’esistenza della Settimana del Pianeta Terra ho partecipato ogni anno inserendola nel calendario irrinunciabile delle mie attività scientifiche creative ancor più delle altre da sempre note quali la ERN (Notte Europea del Ricercatore), le giornate mondiali di Acqua, Terra, Ambiente cui partecipo quasi sempre, nonché dei festival e delle feste della Scienza che su tutto il territorio italiano diffondono amore per i temi cari al mio lavoro. La differenza? La Settimana del Pianeta Terra è in contemporanea in tutte le regioni (a differenza di un festival che è circoscritto a una località), lascia un pizzico di libertà nella scelta dei giorni in cui partecipare (a differenza della ERN), è animata da uno spirito di collaborazione da aria di famiglia: segretarie, giornalisti, persino i fondatori chiamano, sono elastici e disponibili per la buona riuscita e mostrano umanità e comprensione se sei in difficoltà per qualche imprevisto.
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Qual è il valore della manifestazione che condividete?
Direi tutti, principalmente che Conoscenza e consapevolezza sono alla base della comprensione e degli automatismi che devono esserci dietro le buone pratiche a difesa del pianeta Terra, nostra casa comune e quindi di noi stessi, che facciamo parte di un sistema integrato complesso spesso poco conosciuto.
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Qual è il ritorno/l’utilità per il pubblico?
Questo tipo di iniziative è occasione di avvicinamento alla geologia e alla lettura del paesaggio, ma può anche diventare spunto di riflessione su quanto può ognuno di noi fare per la collettività promuovendo l’importanza dei comportamenti corretti nella riduzione dei rischi naturali, ad esempio attraverso il “nudging", una spinta gentile per aiutare le persone a scegliere ciò che è meglio per sé e per la società, consentendo l'armonizzazione dei comportamenti individuali senza forzare nessuno. Senza la risposta dei cittadini e in assenza di comportamenti responsabili, l’esito positivo anche delle migliori scelte governative rimane infatti limitato.
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A quante edizioni avete partecipato?
Quasi a tutte (ne manca solo una) e spesso con più di un geoevento (14) e di cui un geoevento è stato congiunto ad altri 3 (GeoQuest Hawaii del 2019).
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Un’anticipazione del geoevento proposto per l’edizione 2023?
Per la prossima edizione abbiamo pensato a una gara on line tra quinte classi del liceo scientifico a cura delle sedi INGV di Lerici (SP), Bologna, Roma, L’Aquila, Palermo e Catania (sedi in via di definizione). Vogliamo riproporre il format di evento congiunto on line testato con successo nella Settimana del Pianeta Terra 2019, ma con la nuova avventura digitale “GeoQuest TROPOMAG" per una sfida in simultanea attraverso il web del gioco educativo interattivo.