LA VILLA AUGUSTEA ALLE PENDICI DEL SOMMA-VESUVIO
La giornata di geoarcheologia proposta quest’anno alla Villa Augustea a Somma Vesuviana (Napoli) prosegue il tour dei siti archeologici vesuviani degli scorsi anni, con lo scopo di esplorare un importante sito posto sul versante settentrionale del Vesuvio, con scavi ancora in corso.
A Somma Vesuviana, nei pressi di Starza della Regina, si trova una villa che per la maestosità dei resti portati alla luce, si è ritenuto fosse appartenuta all’imperatore Augusto (morto presso Nola nel 14 d.C.) da cui il nome Villa Augustea. Questa interpretazione è ancora incerta, le strutture finora messe in luce sembrano indicare la presenza di un intero insediamento urbano di notevole prestigio e di grande qualità architettonica.
La storia degli scavi risale agli anni '30 del secolo scorso, quando le prime esplorazioni portarono alla luce interessanti reperti di una villa romana, costruita del II sec. d.C. e seppellita per oltre la metà della sua altezza dall'eruzione del Vesuvio del 6 novembre 472 d.C. (la cosiddetta eruzione di Pollena); solo nel 2002, grazie ad un progetto di ricerca tra l’Università di Tokyo (prof. Masanori Aoyagi), l’Università Suor Orsola Benincasa (prof. Antonio De Simone) e la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli, si è dato il via in maniera sistematica agli scavi. Considerando la monumentalità dell’edificio e la sua ubicazione nell’antico territorio di Nola, s'ipotizzò che la villa potesse essere la residenza dove morì l’imperatore Ottaviano Augusto
Giuliana Alessio
giuliana.alessio@ingv.it
Assicurazione consigliata, a carico del partecipante
INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sezione di Napoli Osservatorio Vesuviano
MIC – Ministero per la Cultura
UNINA - Università degli Studi di Napoli Federico II
CAI - Club Alpino Italiano – sezione di Napoli – Comitato Scientifico Campano