IL MARE A PECETTO DI VALENZA - STORIA PALEONTOLOGICA FRA TORTONIANO E MESSINIANO
Il Mar Mediterraneo nel Miocene superiore risente di eventi paleoceanografici particolari che periodicamente lo isolano dall’Oceano Atlantico e dal Mar Rosso. Si instaurano bacini marginali ristretti e asfittici ove si depositano in modo ciclico tappeti di diatomee, microalghe planctoniche dal guscio siliceo. Le rocce farinose che ne derivano, chiamate “tripoli”, sono una costante del periodo fra i piani Tortoniano e Messiniano (circa 7 - 6 milioni di anni fa). In un ambiente deposizionale di questo tipo morìe di pesci si verificano frequentemente con un’alta percentuale di fossilizzazione, vista la scarsa presenza di ossigeno e quindi di batteri aerobi. Il geosito di Pecetto di Valenza riassume perfettamente queste condizioni paleogeografiche e le sale espositive presso il Centro Culturale G. Borsalino, nate per iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Pecetto d’intesa con la Soprintendenza per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio, il Museo Regionale di Scienze Naturali, gli enti di gestione “Parco Paleontologico Astigiano” e “Aree protette Po piemontese”, permettono un tuffo nel lontano passato geologico e si prefiggono di salvaguardare e valorizzare un patrimonio culturale del territorio alessandrino ancora poco noto.
Assicurazione non necessaria
Liceo Scientifico Galileo Galilei, Comune di Pecetto di Valenza, Associazione per la promozione del geosito "Cascina Guarnera", Pro Loco Giuseppe Borsalino, Ente di Gestione Aree Protette Po piemontese, Associazione ODV Passodopopasso, Gruppo Astrofili Galileo, CSVA Alessandria - Asti, Radio Voce Spazio