Le saline di Tarquinia: uno scrigno di geodiversità e biodiversità
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La Riserva Naturale Statale Saline di Tarquinia è un’area umida iperalina, tra le poche rimaste nel Mar Tirreno, nella cui estensione sono rappresentati diversi aspetti geologico-ambientali: spiaggia, duna, steppa mediterranea, prateria e pineta, oltre alle numerose vasche della salina.
Costituita nel 1980 quale riserva naturale di popolamento animale per la protezione dell’avifauna stanziale, rappresenta un caso peculiare a livello nazionale e un’eccezione nell’ambito delle aree protette del Lazio quale unica area interamente gestita dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Roma.
Per gli ambienti rappresentati e l’avifauna che la frequenta, la salina è riconosciuta sito di importanza comunitaria (Sic) e zona di protezione speciale (Zps).
L’escursione permetterà di accedere alla zona di riserva integrale e darà modo di osservare da vicino il rapporto tra l’attività di sfruttamento industriale, ormai cessata, e la conservazione di habitat insoliti relativi al comparto terrestre e marino, e di specie rare tutelate a livello nazionale e internazionale. Le osservazioni proseguiranno lungo un tratto di duna costiera, soggetta a fenomeni erosivi che stanno progressivamente mettendo a rischio la conservazione dell’intero ecosistema. Sarà possibile visitare anche il suggestivo borgo industriale ottocentesco abbandonato, prima occupato dai salinari e oggi, in parte, sede degli uffici della Riserva e di centri di ricerca.
Assicurazione consigliata, a carico del partecipante
Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ISPRA;
Carabinieri - Nucleo Tutela Biodiversità Saline di Tarquinia
