La montagna della Maiella 16 milioni di anni fa: delfini, foche, squali e coccodrilli
Lo studio recente condotto su un frammento di cranio di 'Squalodon' è stato lo spunto per l’allestimento di una mostra che ha per obiettivo far conoscere a un ampio pubblico un particolare capitolo della storia geologica della Maiella e i suoi affascinanti protagonisti. I calcari del Miocene inferiore della Formazione di Bolognano testimoniano, infatti, un antico fondale marino, posto a una latitudine circa subtropicale, che era densamente popolato da pesci, e dunque anche dai loro predatori: squali, presenti con più taxa di elasmobranchi, tra i quali lo squalo elefante e il grande 'Carcharodon', oggi rappresentato dallo squalo bianco; grandi cetacei come lo 'Squalodon', un delfino con i denti da squalo, estintosi all’inizio del Miocene medio; coccodrilli, come il Tomistoma, dal tipico muso stretto e allungato, e infine pinnipedi come la foca 'Noriphoca gaudini'.
I fossili saranno esposti e raccontati, e il loro aspetto ricostruito secondo le tecniche scientifiche della paleoarte. I contesti geologico e paleoclimatico permetteranno di conoscere la pagina di un atlante geografico di sedici milioni di anni fa … quella della Maiella.
Per l’occasione il Museo di Paleontologia dell’Università di Napoli concederà, per l’esposizione, l’eccezionale cranio di foca rinvenuto a Roccamorice nel 1870 e da allora conservato in quell’Ateneo.
La mostra sarà inaugurata sabato 2 ottobre alle ore 17.00.
Tel: +39 0871 3553514
Assicurazione non necessaria
Museo universitario dell'Università "G.d'Annunzio" di Chieti-Pescara
Università "G.d'Annunzio" di Chieti-Pescara
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara
Parco Nazionale della Maiella
G.A.M.P.S. ODV Scienze della Terra
Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II"

