Geologia e Archeologia: la Grotta di Seiano e il Parco archeologico di Pausilypon a Napoli
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La baia del golfo di Napoli ha nella Collina di Posillipo il suo estremo lembo occidentale e dal promontorio tufaceo di Capo Posillipo, proteso nel mare verso l’isola di Nisida e vulcano dei Campi Flegrei, si distende l’ampia piana alluvionale di Fuorigrotta-Coroglio e il susseguirsi dei crateri flegrei. Dalla sommità di Capo Posillipo si può godere il paesaggio dell’intero golfo di Napoli, dal Vesuvio alla penisola Sorrentina, all’Isola di Capri, a sud, fino ai Campi Flegrei a ovest con le Isole di Procida e di Ischia, il golfo di Pozzuoli e l’altro promontorio tufaceo, proteso nel mare, di Rione Terra, antica Dicearchia di epoca romana. La scoperta delle preesistenze romane di Posillipo nell’epoca della grande stagione degli scavi di Pompei ed Ercolano, a partire dalla seconda metà del settecento, lasciò in ombra l’importanza archeologica di questa parte della città di Napoli rivalutata dall’opera del Gunther. Soltanto nell’ultimo decennio dello scorso secolo si è dato l’avvio alla sistematica valorizzazione del Parco Archeologico di Pausilypon che oltre alle visite guidate offre opportunità di godimento dei luoghi in occasioni di manifestazioni e eventi culturali anche durante i magnifici tramonti estivi. Al Parco Archeologico si associa, inoltre, l’Area Marina Protetta della Gaiola che in realtà è una prosecuzione dell’area archeologica a mare come in altri tratti della costa posillipina.
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