I luoghi della geologia nella Regione Emilia-Romagna: le antiche miniere di Corchia Comune di Berceto, Provincia di Parma
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Perché visitare le antiche miniere di Corchia
L’escursione è organizzata nell'ambito delle iniziative promosse dalla 7a edizione della Settimana del Pianeta Terra, evento organizzato con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, di ISPRA, dell’Ordine Nazionale dei Geologi e dall’Associazione Bellezza in Costituzione.
Il sito minerario di Corchia, localizzato in destra orografica della Val Taro e compreso tra il corso del Torrente Cogena e la Val Manubiola, è caratterizzato da affioramenti ofiolitici che culminano nelle vette di Groppo Maggio (1067m s.l.m.) e di Monte Binaghe (1162m s.l.m.). Sul fianco del Groppo Maggio si aprono ancora i cunicoli e le gallerie che testimoniano l'attività estrattiva iniziata a partire dal 1860, ai tempi dei Farnese, e abbandonata definitivamente nel 1943.
Le Miniere di Corchia rientrano all’interno del patrimonio geologico come geosito locale e della Rete Natura 2000 della Regione Emilia-Romagna.
Le mineralizzazioni di Corchia fanno parte di una categoria di giacimenti a solfuri da fluidi idrotermali, quindi caldi, che circolano vicino a centri magmatici attivi in ambienti marini relativamente profondi.
Assicurazione consigliata, a carico del partecipante
Organizzazione
Ordine dei Geologi dell’Emilia-Romagna e Consulta dei Geologi della Provincia di Parma.
Comune di Berceto – Progetto Di Pietre, Acque e Pellegrini (contributi L.R. n. 9/2006 “Norme per la conservazione e valorizzazione della geodiversità dell’Emilia).
Università di Parma – progetto “Università & territorio”.

