Argil, l'Uomo di Ceprano racconta il Territorio dell'Uomo Antico
Argil era un cacciatore di circa 400 mila anni fa. Cacciava elefanti, forse. Scheggiava pietre affilate all’ombra dei vulcani ernici, fra le felci, sulle rive del lago lirino, aspettando che un grosso felino abbandonasse la sua preda per finire di ripulirla. Le rive del lago ospitavano una ricca fauna: elefanti antichi, cervi, daini, rinoceronti.
La scoperta del calvario di Homo heidelbergensis, avvenuta tra Pofi e Ceprano 25 anni or sono, fa ancora discutere la comunità scientifica su uno degli ominidi più antichi d’Europa. La sua storia e quella del suo territorio sono raccontati nel Museo Preistorico “Pietro Fedele” di Pofi (FR), dove la chimera del calvario di Argil e i fossili degli animali con cui conviveva, nonchè armi e testimonianze varie degli ominidi del Territorio dell’Uomo Antico, ricostruiscono nell’immaginario dei visitatori il luogo in cui si trovano, come era migliaia di anni fa. Il Geoevento, adatto a tutti, vi porterà nel mondo di 400 mila anni fa con un seminario/racconto e la visita guidata del museo. A seguire la visita del centro storico di Pofi e dell’antico vulcano che generò le rocce dell’edilizia pofana.
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