Un viaggio nella storia geologica della Riserva Naturale del Monte San Vicino
La Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino si estende ad altitudini comprese tra 400 e 1484 m s.l.m. e rientra nella catena del Monte San Vicino.
La dorsale è costituita, dal punto di vista geologico, da formazioni prevalentemente di natura calcarea della successione umbro-marchigiana.
E’ singolare che quest’area contenga una preziosa testimonianza in grado di stuzzicare la fantasia dei più curiosi. La particolarità consiste nella presenza ed esposizione in area di cava, nei pressi di Frontale, di un sottile strato argilloso, diverso dagli altri strati contigui. E’ il “livello di impatto”, anche conosciuto come limite K/T, strato ad alta concentrazione di Iridio (elemento chimico di natura siderale) che segna il passaggio, nel tempo geologico della Terra, dal periodo Cretaceo a quello del Paleogene (66 milioni di anni fa). Questo livello sedimentario si è formato a causa della ricaduta dall’atmosfera delle polveri che si sono prodotte in seguito all’impatto e alla disintegrazione di un gigantesco asteroide nella penisola dello Yucatan (Messico). Osserveremo inoltre gli affioramenti calcareo-marnosi diffusi nell'altopiano di Canfaito che contengono resti fossili in ottimo stato di conservazione. Le ammoniti sono i fossili più frequenti e ci consentiranno di leggere questa affascinante storia scritta nelle stratificazioni rocciose. E' prevista anche la degustazione di alcuni vini del territorio.
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Assicurazione non necessaria
Museo di Storia Naturale " Fondazione Oppelide"
Riserva naturale Monte San Vicino