Nisida, un vulcano sul mare dei Campi Flegrei, ed il suo Castello: la natura, la storia e l'impegno nel sociale

DATA DELL'EVENTO
Dom, 14/10/2018 Ore 9.00-15.00
LUOGO DELL'EVENTO
Isolotto di Nisida, Bagnoli, Via Nisida 59 - 80124 Napoli, Napoli
ISCRIZIONE
Obbligatoria entro il 05/10/2018 , ingresso libero
CONTATTI

I Campi Flegrei sono un campo vulcanico formato da decine di centri eruttivi, esplosivi ed in minor misura effusivi, la cui attività è iniziata poco prima di 75.000 anni fa, almeno per quanto si può dedurre dall'età dei prodotti affioranti. L’isolotto di Nisida, formatosi circa 4000 anni fa in seguito a un'eruzione esplosiva di intensità medio-bassa, si trova nella parte meridionale della caldera flegrea, caratterizzata da intenso vulcanismo di età olocenica, associato alla forte risorgenza della zona centrale della caldera.
L’ultima eruzione storica nella caldera è stata quella del Monte Nuovo (1538). La caldera è stata nei recenti decenni anche ripetutamente interessata da deformazione del suolo con importanti fenomeni bradisismici e sciami sismici con centinaia di eventi sismici. Tali fenomeni sono ancora in atto, ed unitamente alla intensa attività fumarolica ed idrotermale, indicano che il sistema magmatico dei Campi Flegrei è ancora attivo.
Queste considerazioni fanno comprendere come sia importante la frequentazione di questi luoghi, con cui si intende sollecitare la conoscenza e la consapevolezza delle aree vulcaniche attive in cui viviamo, nonchè valorizzare i luoghi attraversati anche sul piano naturalistico e storico-antropologico.

L’isolotto di Nisida, collegato alla terraferma da un ponte, ospita il magnifico Castello di Nisida. Fu edificato nella prima metà del 500 quando Giovanni Piccolomini, nipote di Giovanna d’Aragona, decise di costruirlo sul punto più alto dell’isola (109 m). Solo in seguito, durante il periodo angioino, la regina Giovanna fece costruire la Torre di Guardia che fu adibita a Casino di Caccia. Nel XVI secolo il vicerè Don Pedro de Toledo lo fece diventare parte di quel potente sistema difensivo contro i saccheggi del ‘pirata Barbarossa’, che iniziava a Baia e terminava allo Sperone. Con l’epidemia di peste del 1626, il vicerè Antonio Alvarez de Toledo lo adibì a lazzaretto per accogliere gli ammalati, mentre con i Borbone divenne carcere per i prigionieri politici. Oggi ospita l’Istituto Penale per minorenni ed è uno dei pochissimi Penitenziari Minorili d’Italia.
L'istituto Penale si trova in una posizione isolata rispetto al contesto urbano. All’interno della cinta muraria, la struttura è suddivisa in diverse palazzine: la prima, adiacente alla cinta muraria, è occupata dagli uffici della direzione e del personale amministrativo. Due palazzine sono destinate all’accoglienza dei ragazzi/e, divisi per sesso. Un’altra area, dove si trova la biblioteca, è dedicata alle attività didattiche. Vi è, poi, il teatro, voluto da Edoardo De Filippo e diversi spazi dedicati ai laboratori di formazione professionale finanziati dalla Regione Campania. Come spazi comuni all’aperto vi è un campo di calcio, uno di pallavolo/basket. Per quel che riguarda le attività scolastiche, tutti i ragazzi presenti vengono inseriti in un percorso scolastico. Il titolo di studio viene conseguito da coloro che frequentano il primo livello didattico mentre chi partecipa ai corsi successivi riceve dei crediti formativi. I corsi di formazione professionale attualmente in corso sono: pizzeria, ceramica (laboratorio e attività lavorativa per 2 ragazze con contratto part time), operatore edile, arte presepiale, pasticceria, laboratorio musicale, laboratorio teatrale, laboratorio di cucina, corso di informatica, attività sportive, lavori intramurali.

Nell’ambito delle attività del Comitato Scientifico Campano del CAI, l’anno 2018 è stato dedicato al progetto “IN-Castello” attraverso 10 escursioni a tema in tutte le Province e sezioni CAI della Campania, per promuovere la comprensione del territorio attraverso lo studio dei tanti castelli disseminati nella nostra regione. Un modo alternativo per raccontare la storia, la cultura e le tradizioni locali. Il fine è costituire una mappatura di fortezze, manieri e castelli sparsi nella regione che, a parte quelli di elevata notorietà, per il resto, giacciono dimenticati e quasi estraniati dal contesto comune. Il Castello di Nisida, uno dei sette castelli presenti nel perimetro della città di Napoli, è stato proposto anche all’interno di tale iniziativa.


CARATTERISTICHE DELL'ESCURSIONE
Livello di difficoltà: basso
Distanza: 2 km km
Dislivello: 110 metri m


ISCRIZIONE E ASSICURAZIONE
Iscrizione obbligatoria entro il 05/10/2018
Ingresso libero
Modalità di iscrizione:

Iscrizione tramite email:
Giuliana Alessio giuliana.alessio@ingv.it
Paola Petrosino petrosin@unina.it

Numero massimo partecipanti: 30
Assicurazione consigliata, a carico del partecipante

ORGANIZZATORI E SPONSOR

D.ssa Giuliana Alessio - INGV-OV (giuliana.alessio@ingv.it) 3396545655
Prof.ssa Paola Petrosino – Università di Napoli Federico II (petrosin@unina.it)
D.ssa Bruna Rozzi - Ministero della Giustizia - Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità - Istituto Penale per i Minorenni di Nisida (bruna.rozzi@giustizia.it)

Con il patrocinio di:
INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sezione di Napoli Osservatorio Vesuviano
UNINA Università di Napoli Federico II
CS Campania - Comitato Scientifico Campano del CAI (Club Alpino Italiano)
AIQUA Associazione Italiana per lo studio del Quaternario




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