Un inaspettato ritrovamento paleontologico di macaco sulla Maiella
Nel corso di lavori di estrazione in una cava di calcare presso Rapino (Chieti), nel Parco Nazionale della Maiella, un’esplosione ha portato alla luce una piccola grotta. All’interno sono stati rivenuti resti di una fauna tardo pleistocenica ed industrie litiche musteriane. Fra gli esemplari fossili, rappresentati dall’orso bruno (Ursus arctos), dall’orso delle caverne (Ursus spelaeus), dal leone delle caverne (Panthera leo), dall’uro(Bos primigenius), dall’idruntino (Equus hydruntinus), dal rinoceronte (Stephanorhinus sp.), dal cinghiale (Sus scrofa), dal cervo (Cervus elaphus), dal daino (Dama dama), dal capriolo (Capreolus capreolus) e dal tasso (Meles meles), è stata riconosciuta anche la porzione dorsale di un ramo mandibolare sinistro di macaco (Macaca sp.) in buono stato di conservazione. Quello di Grotta degli Orsi Volanti è il primo macaco mai rinvenuto in Abruzzo, ma anche uno dei reperti più recenti ed il più meridionale e orientale degli esemplari italiani.
Parco Nazionale della Majella, Soprintendenza per l'archeologia, le belle arti e il paesaggio dell'Abruzzo, Ordine dei Geologi della Regione Abruzzo

