Dove tracce della storia umana e geologica si incontrano: Il Monte Piambello

DATA DELL'EVENTO
Sab, 20/10/2018 Ore ritrovo ore 10.00
LUOGO DELL'EVENTO
Boarezzo, Parcheggio ingresso paese, Valganna (VA)
ISCRIZIONE
Obbligatoria entro il 16/10/2018 , ingresso libero

Escursione alla scoperta del Monte Piambello.

A nord di Varese, in Valganna, si eleva con i suoi a 1.129 mt di altitudine, il monte Piambello che nelle rocce affioranti lungo i suoi pendii porta testimonianza della complessa storia geologica e geodinamica che ha caratterizzato questa area delle prealpi lombarde coprendo un lasso di tempo che va dall’era paleozoica all’era quaternaria.

Risalendo lungo il versante nord-nord ovest del monte si incontrano in affioramento i termini più antichi della successione costituiti da micascisti e paragneiss pre ercinici che hanno subito le prime deformazioni nel corso proprio dell’orogenesi ercinica e costituiscono il basamento cristallino su cui si sono impostate le successive formazioni rocciose permiane di origine vulcanica.

Nel Permiano, circa 290 milioni di anni fa, l’area fu infatti interessata da un’intensa attività vulcanica e si ipotizza esistessero numerosi centri eruttivi, probabilmente localizzati nell'area del Monte Piambello, i cui prodotti ricoprirono il territorio circostante e dettero origine a quella denominata «formazione porfirica del Varesotto» nella carta geologica d’Italia (Foglio 31 Varese). Il complesso delle vulcaniti del Monte Piambello può essere contraddistinta in vulcaniti basali a struttura afanitica e porfiriti a composizione plagioclasio biotitica. Il colore dei depositi vulcanici è variabile tra grigio chiaro a rosso-rosso violaceo, come testimoniano i bellissimi affioramenti del "Sass di Bol" sul versante nord del Monte Piambello e delle Rocce Rosse poste a est del monte stesso al di là della Bocchetta dei Frati.

Gli eventi compressivi legati all’orogenesi alpina e quindi l’azione erosiva esercitata dai ghiacciai quaternari hanno contribuito a modellare il territorio per come lo conosciamo oggi.

La zona è stata sempre abitata e sfruttata dall'uomo per le sue ricchezze animali e vegetali, l'ottimo clima, e per essere un naturale punto di passaggio verso i valichi alpini. Questa sua vicinanza alla frontiera Svizzera è stato ciò che ha poi determinato con l'avvento della Prima Guerra Mondiale la costruzione lungo le sue pendici di opere militari asservite alla Linea Cadorna.

Le cicatrici della grande guerra rimangono ben visibili nella strada militare che sale sul versante occidentale verso la cima del monte, lungo la quale si possono osservare postazioni per obici, depositi di munizioni, ricoveri per i soldati e una postazione di artiglieria all’interno di una caverna rivolta verso la val Ceresio. Postazioni militari si ritrovano anche sul versante orientale del Piambello scavate nelle Rocce Rosse, mentre la cima del monte è quasi interamente occupata da ciò che rimane di una fortificazione realizzata per ospitare l’artiglieria e una batteria cosiddetta “in barbetta”.


CARATTERISTICHE DELL'ESCURSIONE
Livello di difficoltà: medio
Distanza: 15 km
Dislivello: 589 m


ISCRIZIONE E ASSICURAZIONE
Iscrizione obbligatoria entro il 16/10/2018
Ingresso libero
Modalità di iscrizione:

Contattare Segreteria Cai Milano (02.8646 3516) per iscrizioni e copertura assicurativa obbligatoria (9€).

Numero massimo partecipanti: 25
Assicurazione necessaria, a carico del partecipante

ORGANIZZATORI E SPONSOR

Commissione Culturale Cai sezione di Milano




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