Un ombrello protettivo dai georischi con tecniche avanzate di Emergency Alert System
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Cedat Europa – Centro Dati e Servizi per l’Ambiente e il Territorio – ha messo a punto un sistema informativo avanzato per la protezione dei centri urbani interessati o minacciati da rischi quali frane, alluvioni e sismi.
Il sistema, cui è stato attribuito il primo premio allo SMAU – EXPO 2015 di Milano per le Smart Cities, mira a creare una rete protettiva sulle aree urbanizzate (Urban Security), mediante un centro di gestione non solo dei fenomeni e degli allarmi, quanto del Piano di Protezione Civile e del sistema dei soccorsi in caso di calamità.
Il centro è collegato sia a sensori di monitoraggio collocati sul terreno, sia a piattaforme mobili di rilevamento real time e da remoto degli eventi, dei danni e del rischio per la pubblica incolumità, che tra l’altro si avvale di mobile GIS, di applicazioni android e iOS, nonché di immagini del territorio fornite da piattaforme satellitari o da aeromobili leggeri di ultima generazione come ad esempio i droni.
Moduli di estremo interesse applicativo collegati al sistema sono rappresentati dal Control Unit Fire utilizzato per la intercettazione dei focolai di incendio e dal dispositivo di localizzazione individuale con il quale è possibile intercettare persone e mezzi mobili.
Il modulo Control Unit Fire, in caso di rischio, emette segnali di allarme anche attraverso gli smartphone in possesso degli operatori addetti all’intervento di controllo e spegnimento.
Questa importante ed innovativa rete tecnologica è stata installata ed utilizzata in varie configurazioni a rischio tra cui nell’abitato di Castro in provincia di Lecce e sperimentato con successo in ambiti di elevato impatto geoambientale tra cui la discarica di Salta in Argentina e le aree archeologiche di Dougga in Tunisia e Petra in Giordania. Ad Aliano (Matera) questa tecnologia è stata proposta per la realizzazione di un centro avanzato di monitoraggio del dissesto idrogeologico e per la creazione di un’aula didattica di controllo e studio della degradazione del territorio, mentre a Gorgoglione (Matera), area di estrazioni petrolifere, è in corso di realizzazione una rete di monitoraggio termopluviometrico e di videocontrollo real time e da remoto.
La rete è modulare, in quanto la piattaforma centrale, denominata SIMONA, può essere collegata di volta in volta con i vari sensori, con i moduli o con le piattaforme mobili a seconda delle esigenze di protezione e salvaguardia della vita umana e dei beni.
In spirito di servizio Cedat Europa intende presentare soprattutto ai circuiti scolastici e scientifici, nonché al mondo tecnico e del volontariato che operano nel settore dei rischi geoambientali questo sistema, soprattutto in una regione, come la Basilicata, colpita nel passato da catastrofici eventi alluvionali, franosi e sismici che hanno provocato centinaia di vittime, oltre ad ingenti danni al sistema urbano ed alle infrastrutture di servizio e di collegamento.
Infatti solo con la cultura tecnologica portata a livello soprattutto giovanile e tecnico, si può creare una rete funzionale capace di creare un’efficace contrasto contro i ricorrenti eventi di rischio geoambientale.
Questo, pertanto, rappresenta il principale obiettivo divulgativo e scientifico della proposta che si intende sviluppare nell'ambito delle iniziative culturali del Comune di Gorgoglione.

