Il patrimonio paleontologico e geo-archeologico dell'Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano)

DATA DELL'EVENTO
Sab, 21/10/2017 Ore 09:00
LUOGO DELL'EVENTO
Isola di Pianosa, Campo nell'Elba (LI)
ISCRIZIONE
Obbligatoria entro il 15/10/2017 , ingresso libero

L’isola di Pianosa è la quinta per estensione delle sette isole dell’Arcipelago Toscano. Dal punto di vista geologico si tratta di una piccola porzione emersa di una dorsale sottomarina che, dallo Scoglio d’Africa (alcune miglia ad ovest di Montecristo), si allunga verso nord chiudendosi poche miglia ad est dell’Isola di Capraia.
I depositi più antichi dell’isola sono di età miocenica e comprendono due formazioni: quella di Marina del Marchese di età Burdigaliano e quella di Golfo della Botte di età Tortoniano superiore – Messiniano.
Sulle formazioni mioceniche poggia, con marcata discordanza angolare, la Formazione di Pianosa. Quest’ultima è costituita da poche decine di metri di biocalcareniti ricche in fossili; in particolare Molluschi, Alghe, ma anche Briozoi, Echinidi ed in minor misura resti di Crostacei e Pesci. La Formazione di Pianosa è costituita da una unità inferiore di età Piacenziano e da una superiore di età Calabriano. Sopra la Formazione di Pianosa poggiano i depositi conchiliari, relativi alla risalita marina del Pleistocene superiore. Infine, chiudono la successione pianosina accumuli recenti di origine eolica o colluviale. Da ricordare, inoltre, i depositi di riempimento delle grotte contenenti faune a vertebrati terrestri del Pleistocene Superiore-Olocene, la cui presenza è connessa alle fasi di collegamento di Pianosa col continente durante i periodi glaciali. Questi collegamenti consentirono a gruppi di cacciatori del Paleolitico Superiore di raggiungere Pianosa a piedi. Ma l’isola venne raggiunta, via mare, fin dalle fasi più antiche del Neolitico; a partire da questo momento e per tutto il successivo periodo protostorico (Eneolitico ed Età del Bronzo), Pianosa fu densamente abitata, come dimostrano le numerose grotte che costellano soprattutto il versante orientale e che furono riparo per i vivi e sepoltura per i morti. Pianosa non sembra essere stata frequentata durante l’Età del Ferro, ma è un dato forse destinato a cambiare; come è successo per quanto riguarda il periodo etrusco che fino a pochi anni fa risultava completamente assente, e del quale abbiamo oggi alcune testimonianze. Molte sono invece quelle di età romana con una serie di strutture residenziali, produttive e portuali.
L’escursione prevede di raggiungere tre siti particolare interesse: La Grotta dei Cervi a Cala di Biagio, la “grande struttura a pozzo” e la Grotta dei Due Scheletri in località Caccia Relale.

Grotta dei Cervi
L’ingresso della Grotta si affaccia su un piccolo ripiano a circa 6 m di quota. L’interno, illuminato con un impianto fotovoltaico, si articola in una sala centrale piuttosto
grande e alta, da cui dipartono due diramazioni: a destra si snoda un cunicolo interrotto da due salette molto piccole e a sinistra si trova una breve galleria parzialmente riempita da una breccia ossifera. L’aspetto che osserviamo oggi non è però quello originario della grotta, la cui storia è piuttosto complessa. Essa ha vissuto
la trasgressione marina dell’ultimo periodo interglaciale e la sua età minima risale a circa centoventicinquemila anni fa. la grotta contiene una breccia ossifera e gran parte delle ossa presenti appartengono a cervi, animali che migrarono nell’area di Pianosa quando essa, più volte, fu collegata al continente tramite l’isola d’Elba e tutto l’Arcipelago Toscano costituiva una sorta di penisola. La storia della grotta però non finisce qui, nella seconda metà dell’Ottocento, la grotta fu oggetto di scavi archeologici ad opera dell’abate Don Gaetano Chierici, “padre” della Paletnologia italiana. Nei depositi furono rinvenuti, anche in ricognizioni successive, reperti attribuiti alla media Età del Bronzo, quando la grotta fu frequentata e anche utilizzata come sito sepolcrale.

“Grande struttura a pozzo”
Questa struttura, scoperta nella seconda metà dell’ottocento, fu parzialmente indagata e successivamente interrata per motivi di sicurezza. Il sito è oggi visibile e visitabile grazie a scavi effettuati nel 2016 e 2017. La struttura, interamente scavata nella roccia, è costituita da un pozzo di forma circolare del diametro di 5,30 m collegato ad un monumentale corridoio d’accesso (dromos) tramite un’apertura. Nella parte superiore del pozzo si aprono 3 grotticelle affiancate che rappresentano probabilmente delle tombe a forno. Al momento non si conosce la cronologia della struttura né la sua originaria funzione; negli strati asportati sono stati ritrovati materiali preistorici, etruschie romani. La presenza delle 3 grotticelle sepolcrali fa ipotizzare una connessione con la
vicina necropoli neo-eneolitica.

Grotta dei Due Scheletri
Questo sito si trova a poche decine di metri di distanza dalla “Grande struttura a pozzo” e fa parte di una necropoli risalente al tardo Neolitico – prima Età dei Metalli che si estende in tutta l’area circostante. La struttura, scoperta nel 1864, si sviluppa al di sotto del piano di campagna con l’interno costituito da una camera principale e da una più piccola secondaria; questi ambienti, dal profilo a calotta e molto bassi, accoglievano entrambi una sepoltura, i defunti erano deposti supini e accanto a ciascuno, lungo il lato sinistro, era sistemato il corredo funebre composto da una conchiglia di Charonia nodifera tagliata all’apice, una lama e un grosso nucleo di ossidiana, cuspidi di frecce in selce.


CARATTERISTICHE DELL'ESCURSIONE
Livello di difficoltà: medio
Distanza: 4,5 km


ISCRIZIONE E ASSICURAZIONE
Iscrizione obbligatoria entro il 15/10/2017
Ingresso libero
Modalità di iscrizione:

INFOPARK - PARCO NAZIONALE ARCIPELAGO TOSCANO
Tel. 0565 908231
info@parcoarcipelago.info

Numero massimo partecipanti: 30
Assicurazione consigliata, a carico del partecipante

ORGANIZZATORI E SPONSOR

Dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell'Ambiente - Università di Siena
Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano
Comune di Campo nell'Elba
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno
Associazione per la Difesa dell'Isola di Pianosa
Infopark - Parco Nazionale Arcipelago Toscano




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