Geoevento: trekking sull'invaso Poma

DATA DELL'EVENTO
Sab, 22/10/2016 Ore 8.30
LUOGO DELL'EVENTO
Invaso Poma, Contrada Fellamonica, Partinico (PA)
ISCRIZIONE
Obbligatoria entro il 19/10/2016 , ingresso libero

In occasione della 4a edizione della Settimana del Pianeta Terra, in data 22 ottobre 2016, è stata organizzata una giornata che prevede un’escursione guidata in trekking lungo la sponda SO del suggestivo Invaso Poma, sito a ca. 2,8 km da Partinico (PA).
L’itinerario rappresenta una piacevole e rilassante visita naturalistica che prevede degli stop per il birdwatching dell’avifauna, le osservazioni di fossili e rocce affioranti in loco, nonchè le specie vegetali più rappresentative. Per la sua vicinanza dal mare è considerato sito preferito dagli uccelli che arrivano per svernare e da quelli che lo attraversano durante i periodi di migrazione.
L’Oasi di protezione e rifugio della fauna “Invaso Poma”, istituita nel 1994, su proposta della Ripartizione Faunistico-Venatoria di Palermo e dalla stessa gestita, dà ospitalità e protezione, nel semestre invernale, ad un considerevole numero di uccelli acquatici svernanti.
Lungo il percorso è possibile osservare tratti del meraviglioso e conosciutissimo affioramento delle biocalcareniti.
Il percorso, sotto l’aspetto geografico e geomorfologico, si snoda lungo una valle orientata in direzione N/NO–S/SE. La valle è inserita nellee contrade: Cambuca Poma, Cambuchella, Lavatorello, Giancaldara, Lazzarola, Artale e Fellamonica.
Lungo il trekking è possibile ammirare i superbi rilievi calcarei che si stagliano e cingono la suddetta valle: Cozzo Belliemi (493 m s.l.m.), Monte Belliemi (640 m s.l.m.), Monte della Fiera (971 m s.l.m.), Cozzo Ferrante (287 m s.l.m.), Monte Castellaccio (596 m s.l.m.), Cozzo Lavatore (456 m s.l.m.).
L’Invaso artificiale, ottenuto in seguito allo sbarramento del Fiume Jato, fu fatto costruire negli anni dal 1963 al 1968.
Lo sbarramento del Lago Poma, che verrà attraversato nel tratto finale del percorso, sul lato a monte, ha un rivestimento in pietrame, il cosiddetto calcestruzzo ciclopico, proveniente dalla cava di calcare dolomitico (pietrisco da calcestruzzo), oggi inattiva e abbandonata, ubicata a qualche chilometro di distanza, sul versante NO del Cozzo Belliemi, è tuttora facilmente visibile.

Successione stratigrafica dell'area
Biocalcareniti.
Pleistocene inf. (ca. 1,8-0,8 Ma B.P.)

Il Pleistocene è prevalentemente in facies biocalcarenitica con intercalazioni lenticolari conglomeratiche con ciottoli di provenienza dai massicci secondari dell’interno, per la maggior parte, e ciottoli di quarzareniti strappati alla Formazione Flysch Numidico.
Nel Pleistocene comunque abbiamo prevalentemente depositi litorali recenti, distribuiti su più ordini di terrazzi marini e presenti in diverse località del territorio circostante.
Nell’area i depositi della prima parte della suddetta epoca sono riferibili al Pleistocene inf. (ca. 1,8-0,8 Ma B.P.).
Tali sedimenti sono caratteristici e per contestualizzarli affiorano lungo tutta la costa nordoccidentale della Sicilia, sulla Piana di Castellammare del Golfo, e giacciono in netta discordanza sui depositi precedenti; sulle marne del Pliocene superiore, sulla Formazione di Cozzo Terravecchia (Figg. 1-2).
L’affioramento della successione biocalcarenitica è costituita dai riconoscibili seguenti litotipi: biocalcareniti giallastre con granuli quarzosi, marne siltose biogeniche, conglomerati fluvio-deltizi e sabbie quarzose grossolane, passanti al tetto a sabbie rosse ferrettizzate ricche di ciottoli poligenici, ed ha uno spessore di ca. 2-85 m.
Le sabbie quarzose grossolane presentano una stratificazione incrociata e/o a festoni che evidenziano una deposizione in ambiente litorale.
Nei loro livelli basali diventano ciottolose e poggiano in discordanza angolare sui tipi litologici più antichi.
I ciottoli hanno varie dimensioni, mentre lo scheletro, per lo più quarzoso, è ereditato dalla Formazione di Cozzo Terravecchia del Tortoniano sup. - Messiniano inf. (ca. 9-7 Ma B.P.). affiorante abbondantemente lungo la sponda SE dell’Invaso.
La suddetta Formazione composta da argille, argille sabbiose a Foraminiferi, Lamellibranchi, Gasteropodi, Ostracodi, ecc.. e conglomerati, depositi terrigeni fluvio-deltizi a geometria cuneiforme di ambiente continentale e marino indifferenziati, affiora più a valle e ha uno spessore da 50-300 m.
Superiormente seguono sabbie a granulometria finissima, di colore giallognolo, dove si rinvengono grosse valve, a volte rimaneggiate e scompaginate, di Molluschi Lamellibranchi.
Verso l’alto le sabbie appaiono in straterelli centimetrici.
Lembi degli strati della biocalcarenite vengono spesso asportati dagli agricoltori e sono visibili ai bordi dei numerosi appezzamenti di terreno coltivati nel territorio circostante.
Altri, con taglio geometrico, sono stati impiegati come elementi costruttivi e ornamentali di torri, abitazioni, bagli, case rurali, mura perimetrali, ecc.. ubicati sulla Piana di Partinico e nei suoi dintorni.
Nelle biocalcareniti si riconoscono facilmente i numerosi effetti delle divaricazioni provocate da radici di varie specie arboree vegetanti sulle stesse.
Altre forme erosive riconoscibili sono: solchi, cavità, nicchie, fessure, fori di litofagi, ecc.
Sono visibili, inoltre, fossili di molluschi marini bivalvi, presenti quasi tutti sotto forma di modelli interni e impronte esterne.
Ad occhio nudo, sono facilmente riconoscibili resti di valve di Cardium sp. (cuore; Bivalvia Veneroida Cardiidae) sotto forma di impronte esterne, e modelli interni di Venus verrucosa Linnaeus, 1758 (vongola; Bivalvia Veneroida Veneridae)

Formazione di Cozzo Terravecchia
Tortoniano sup. - Messiniano inf. (ca. 9-7 Ma B.P.)

Alla tettonica compressiva verificatasi nel Miocene medio, per la collisione indotta dall’avvicinamento delle masse continentali europea e africana, è da attribuire la commistione e la tettonizzazione delle rocce plastiche, nonché il formarsi di strutture a pieghe e pieghefaglie con conseguenti deformazioni in tutta la Sicilia.
La Formazione Terravecchia diffusissima in Sicilia, nella parte centro-settentrionale dell’isola, mostra facies di ambiente deltaico prossimale nelle zone pedemontane delle Madonie, per passare, verso Sud, a facies di prodelta e quindi a facies terrigene di mare aperto.
La Formazione, dal punto di vista litologico, è costituita da: argille e argille sabbiose con intercalazioni irregolari di sabbie e conglomerati poligenici ricchi di elementi provenienti da tutte le unità deformate della catena siciliana.
La Formazione di Cozzo Terravecchia affiora lungo tutto il percorso, sul versante a SO dell’invaso Poma, interessando parte della valle del Fiume Jato.


CARATTERISTICHE DELL'ESCURSIONE
Livello di difficoltà: medio
Distanza: 9 km
Dislivello: 20 m


ISCRIZIONE E ASSICURAZIONE
Iscrizione obbligatoria entro il 19/10/2016
Ingresso libero
Modalità di iscrizione: Numero massimo partecipanti: 70
Assicurazione non necessaria

ORGANIZZATORI E SPONSOR

COMUNE DI PARTINICO, IC ARCHIMEDE-PRIVITERA, IT C.A. DALLA CHIESA, ORDINE REGIONALE DEI GEOLOGI DI SICILIA, LICEO SCIENTIFICO SANTI SAVARINO, ORGANIZZAZIONE EUROPEA VOLONTARI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE CIVILE DIST.TTO PARTITICO, LIPU SEZ. ALCAMO, PRO LOCO PARTINICO




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