Stato di salute degli ecosistemi marini: quante informazioni dai microrganismi legati a un granello di sabbia!

DATA DELL'EVENTO
Lun, 19/10/2015 Ore 16.00
LUOGO DELL'EVENTO
Campus Scientifico Enrico Mattei, Località Crocicchia, Urbino (PU)
ISCRIZIONE
Obbligatoria entro il 16/10/2015 , ingresso libero
CONTATTI

Ventimila esseri viventi popolano ogni litro d’acqua marina. Esaminata al microscopio, una goccia d’acqua marina si rivela satura di incredibili forme di vita vegetale e animale, base di una lunga catena alimentare che, anello dopo anello, giunge all’uomo. L’acqua è davvero la sostanza catalizzatrice della vita. E’ infatti nei mari primordiali che apparvero i primi organismi che, attraverso varie fasi, si diversificarono tra loro fino a produrre un vastissimo numero di specie di cui alcune ancora oggi popolano l’ambiente sommerso. Il complesso delle acque marine rappresenta i sette decimi dell’intera superficie terrestre. Una zona così vasta contiene sicuramente un gran numero di specie animali e vegetali che vi si sono adattate, una sorta di giungla sommersa piena di vita che sotto una cupola d’acqua scandisce i ritmi della vita, della sopravvivenza e della morte.
Conosco piuttosto bene uno dei tanti gruppi di organismi viventi dei mari: i foraminiferi.
I foraminiferi sono protozoi marini con una cellula notevolmente strutturata, protetta da un guscio generalmente mineralizzato che può conservarsi nei sedimenti dopo la morte dell’organismo e fossilizzare facilmente. Le dimensioni di questo guscio sono di norma paragonabili a quelle di un granellino di sabbia. Questi microrganismi unicellulari hanno fatto la loro prima comparsa oltre 500 milioni di anni fa e da allora si sono distribuiti in tutti gli ambienti, da quelli marginali a quelli oceanici, nelle più diverse condizioni ambientali, popolando sia le acque superficiali dove vengono trasportati dalle correnti (foraminiferi planctonici) che il fondo marino (foraminiferi bentonici), diversificandosi in popolazioni con differenti comportamenti ecologici. Il ciclo vitale dei foraminiferi dura appena alcune settimane o alcuni mesi. Dopo la morte i loro gusci diventano un’importante componente dei sedimenti oceanici. In certi intervalli della storia del nostro pianeta il loro accumulo è stato talora così rilevante da formare imponenti spessori di rocce.
I foraminiferi hanno un ruolo attivo ed estremamente importante nella dinamica e nella struttura degli ecosistemi marini. Questi protozoi sono estremamente esigenti dal punto di vista ambientale. Scelgono il loro habitat, modificano il loro guscio per adattarsi ad eventuali variazioni e si estinguono quando le loro strategie non sono più sufficienti a farli sopravvivere. Così come accade per le forme di vita molto più evolute, ad ogni estinzione segue la comparsa e la diffusione di altre specie.
Le specie di foraminiferi oggi viventi in tutti i mari del mondo sono diverse migliaia; nel Mar Adriatico ne vivono alcune centinaia. Nelle lagune del Mediterraneo, che con le loro acque salmastre e le maggiori escursioni termiche sono ambienti più selettivi, riescono a sopravvivere alcune decine di specie.
I foraminiferi attuali e fossili sono tra i microrganismi marini più utilizzati nei differenti campi delle Scienze della Terra e delle Scienze Ambientali. La varietà di morfologia e di composizione del guscio dei foraminiferi può soltanto sorprendere l'osservatore curioso, ma diventa un’incredibile fonte di informazioni per il ricercatore. Infatti, negli ultimi anni l’attenzione ai problemi ambientali si è notevolmente accresciuta e la ricerca di nuove metodologie e tecniche per il monitoraggio degli ecosistemi marini si è fatta più attiva ed accurata. Tra queste c’è anche l'uso dei foraminiferi bentonici come sensibili, rapidi ed economici bioindicatori del livello di inquinamento degli ambienti marini costieri e di transizione che sono effettivamente le aree più esposte alle attività antropiche.
A volte quando siete in vacanza al mare e sulla spiaggia raccogliete un pugno di sabbia per gioco e non pensate di soffermarvi ad osservare con attenzione i granuli che la compongono. D'ora in poi potrete provare a considerare questa occasione esaminando con attenzione, magari con l'uso di una buona lente, le particelle che compongono la sabbia. E' garantito che avrete qualche sorpresa interessante!



ISCRIZIONE E ASSICURAZIONE
Iscrizione obbligatoria entro il 16/10/2015
Ingresso libero
Modalità di iscrizione: Numero massimo partecipanti: 25
Assicurazione non necessaria

ORGANIZZATORI E SPONSOR

International School on Foraminifera & Osservatorio Pianeta Terra




Visualizza la mappa del geoevento Come arrivare